Creare l’effetto Chippy con Milk Paint

In moltissime già conoscete Milk Paint ma per chi ancora non sa che cosa sia facciamo un piccolo riassunto:

Milk Paint è una pittura naturale e dalle origini antichissime.

Le prime tracce di una pittura realizzata con caseina, frutti di bosco e carbone risalgono infatti alle pitture rupestri australiane di circa 30 mila anni fa.

Ovviamente nel tempo la ricetta è cambiata e non sono qui per fare un trattato storico sulla pittura a base di latte, ma è importante sapere che se ancora oggi viene utilizzata i perchè sono tanti.

È una pittura straordinaria e non solo per chi è attento all’ambiente ed agli ingredienti con cui dipinge i propri mobili, è straordinaria per la finitura che conferisce.

Aderisce perfettamente a tutte le superfici porose e la sua consistenza dipende dalla diluizione, potrete infatti realizzare una perfetta copertura oppure una velatura colorata, ma può essere usata anche su superfici non porose come vetro, metallo, plastica etc. mescolando la polvere con Ultragrip.

Milk Paint cambia in funzione del supporto da dipingere, i pigmenti naturali inoltre sono sempre leggermente differenti ed il risultato è imprevedibile, proprio per questo viene utilizzata per riprodurre effetti originali. 

Solo con Milk Paint potrete infatti riprodurre l’effetto Chippy e i mobili che state vedendo sulle riviste in questo periodo, quelli che sembrano “scrostati”,  sono spesso realizzati con pitture alla caseina.

 

 

Uno dei motivi per cui amo Milk Paint è perché può scheggiarsi e sfaldarsi in un modo da far sembrare la superficie autentica.

Questa scheggiatura però può essere casuale e indomabile.

Ho testato molti prodotti e tecniche diverse per gestire la scrostatura in modo più preciso, ma il metodo di Marian Parson è decisamente quello più semplice.

Marian applica una mano di vernice, seguita da una di cera d’api  in punti selezionati, quindi un’altra mano di vernice, un’altra mano di finitura a cera d’api e così via.

Indicativamente cinque mani in tutto, usando una pistola termica per aiutare il tempo di asciugatura.

Il risultato è una finitura “croccante” che assomiglia molto ad una patina antica.

Per lasciar intravedere il colore sottostante possiamo eliminare gli strati che si staccano con una spatola.

Va poi sigillata con Sealer per poi passare qualche tocco di di Antiquing Wax per riempire la texture.

Si possono usare colori diversi per ottenere un effetto più o meno contrastato e si può passare il colore direttamente sulla cera bagnata.

Se vogliamo un effetto più semplice possiamo passare la vernice in un’unica mano molto spessa, se asciugata al sole o con il phon, si formeranno delle crepe, i lembi sollevati vanno poi eliminati con la spatola.

Ora la domanda che molte di voi mi hanno posto:

Ma quali sono le differenze con Chalk Paint®?

– Milk Paint è in polvere e per essere utilizzata va diluita in parti uguali con acqua.
– Milk Paint ha uno straordinario potere aggrappante sulle superfici porose ma su quelle lucide va addizionata di Bonding Agent che la rende altrettanto aggrappante.
– Con Milk Paint potete far risaltare le venature del legno, è meno densa di Chalk Paint®
– Milk Paint può essere usata, senza Ultragrip, per effetti scrostati altrimenti definiti Chippy.
– Milk Paint è composta da ingredienti 100% reperiti in natura come argilla, calcare, gesso, caseina, ossidi di metallo.

Vi posto un’immagine esplicativa, Chalk Paint® (destra) e Milk Paint e Miss Mustard Seeds (sinistra).

 

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